Le etichette dei vini sono essenziali per capire cosa effettivamente contiene ogni bottiglia.
Le etichette devono contenere le seguenti indicazioni:
Il nome del produttore (es. GORETTI);
La denominazione del prodotto (cioè il tipo di vino: Moscato, Chianti);
Uno di questi tre aggettivi (ma non sempre): "classico", "riserva", "superiore".
        Viene definito classico il vino che viene prodotto con uve provenienti da una riconosciuta zona di produzione.
        Viene definito riserva quando è invecchiato più del tempo minimo di invecchiamento previsto dal protocollo.
        Viene definito superiore quando la gradazione alcolica supera (in genere di un grado) il minimo previsto.
Se è un vino IGT, DOC o DOCG può indicare il millesimo, cioè a dire l'anno della vendemmia (indicazione obbligatoria solo per i DOCG);
il tipo di vino (per es.: secco, abboccato, amabile);
La gradazione alcolica, per es.: 12,5. però a volte questa cifra può apparire seguita da un'altra (per es.: 7,5 + 2,5).
il 2,5 si riferisce alla gradazione potenziale alcolica non svolta, cioè a dello zucchero che, avendo il vinificatore escluso le ultime fasi fermentative, è stato fatto rimanere nel vino, conferendogli una maggiore dolcezza);
La capacità (in genere 750 ml. E). la E sta a significare che si tratta di una capacità riconosciuta a livello europeo;
        La scala Europea è la seguente: il quarto, o chopine (0,185 lt.); la mezza, o fillette (0,375); la champagnotta, o bouteille (0,75); la magnum (lt. 1,5); la double magnum, o Jéroboam (3 lt.), la Réhoboam (4,5 lt.), la
Mathusalem (6 lt), la Salmanazar (9 lt), la Balthazar (12 lt), la Nabuchodonosor (15 lt) e la Melchior (18 lt).
Numero del registro di imbottigliamento e sigla della provincia nella quale è stato imbottigliato. come per esempio r.i. 88 bo (cioè registro di imbottigliamento n. 88 della provincia di Bologna); la si può trovare nella retroetichetta, sul tappo o nel collarino;
Il nome dell'imbottigliatore;
Il paese, inteso come nazione, di produzione;
Nei migliori spumanti prodotti col metodo champenois viene indicata anche la data di sboccatura, cioè il momento in cui si eliminano i residui
di feccia depositatisi sul collo della bottiglia tenuta capovolta, si aggiunge il così detto liqueur d'expedition, e si chiude la bottiglia col classico tappo
di sughero a forma di fungo. La data di sboccatura non deve mai essere inferiore di 2 anni alla data in cui viene commercializzato.
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